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2e20 S.r.l.s.

WATTORA

2e20 S.r.l.s.

Corso Europa, 19
24067 Sarnico (BG)

DATA DI FONDAZIONE: 18/07/2017

ATTIVITÀ SOCIETARIA: Start-Up per Sviluppo Piattaforma WEB per gestione dell’attività noleggio di veicoli elettrici (e-Bike, e-Scooter, e-Boat) con particolare la progettazione e installazione di particolare sistema proprietario di Battery Swapping.

SITO WEB: www.2e20.eu

DATA DI NASCITA DEL PROGETTO

08/09/2018

TEAM DEL PROGETTO

Giuseppe De Grande – Fondatore e Ideatore Progetto Wattora -Founder Cerberus S.r.l. – CEO 2e20 S.r.l. Prod.-Import. Electric Scooter CRB- Wil Sun – Progettista e realizzatore Batterie per Veicoli elettrici in particolare SBS Standard Battery Swap -CEO Beian New Energy Co., Ltd – Hebei Engineering – Battery Factory- Li Jun Shen – Progettazione e realizzazione scooter elettrico CRB X18 Figo -CEO Luyuan Vehicle Co., Ltd. – Design and manufacture bike and electric scooters- Ing. Francesco Fausto Colombi – Partner per prototipazione del SMC sulle barche da lui prodotte -EX Direttore Tecnico gruppo RIVA – CEO  ECOLINE MARINE S.r.l. progettazione e  produzione barche- Prof. Ing. Fabio Viola – Ricerca e Sviluppo per la realizzazione dell’elettronica di potenza da inserire nel nostro SMC per adattare le batterie SBS al veicolo -Docente Universitario – Università di Palermo Settore Elettrico-

PARTNER

ECOLINE MARINE S.r.l. con sede a Grumello del Monte (BG) – Azienda Produttrice di barche elettriche

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Wattora System: Contenitore standard modulare (SMC) con Sistema Elettronico ed Elettrico installato sui veicoli elettrici (circolanti/da realizzare) permette lo “Swapping” delle batterie standard (SBS) permettendo l’utilizzo continuativo del veicolo.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGETTO

Il progetto WATTORA è frutto di un lungo lavoro svolto nel mondo dei veicoli elettrici partendo dalla concretizzazione di innovative batterie estraibili per i veicoli elettrici (scooter e moto elettrica) di cui seguiamo scrupolosamente la progettazione e realizzazione in particolare dell’ultimo nato dal nostro brand CRB il CRB-X18 Figo che grazie all’intercambiabilità delle sue batterie, permettere all’utente finale di acquistare lo scooter anche senza batterie e/o noleggiarle semplicemente, non avendo il peso dell’esborso iniziale ma soprattutto la preoccupazione della durata in vita che in autonomia.

In questa fase che riguarda la progettazione e la realizzazione di veicoli elettrici inizialmente Scooter elettrici e bici elettriche sotto un nuovo brand CRB ha permesso di progettare e realizzare il primo scooter elettrico da zero ottenendo tutte le certificazioni di conformità TUV secondo la nuova normativa in recepimento dei REGOLAMENTI DELEGATI (UE) 2016/1824 e 2016/1825. In tal senso il CRB-X18 Figo è stato progettato e realizzato partendo proprio dal disegno di un nuovissimo telaio capace di poter sintetizzare la stabilità e la resistenza tecnica alle sollecitazioni alle necessità proprie di un veicolo elettrico: dal passaggio dei cavi, alla posizione del pacco batterie baricentrica rispetto alla distribuzione del peso complessivo. Inoltre al fine di aumentare le funzionalità complessive dello scooter abbiamo introdotto vari sistemi innovativi che hanno posto le basi ad un utilizzo molto più longevo per il prossimo futuro, questo ci permette di razionalizzare gli spazi ma soprattutto di evitare problemi che impediscano il perfetto funzionamento ( recisione dei cavi, rottura del telaio, rottura della forcella posteriore che ospita la ruota motore, ecc..), in tal senso fino ad oggi tutte le aziende produttrici di scooter elettrici hanno semplicemente modificato un telaio di uno scooter a benzina adattando su di esso il sistema di motorizzazione elettrica (centralina-batteria-motore) tale soluzione ha creato seri problemi a molte aziende che si sono avventurate alla loro commercializzazione, dalla rottura del telaio a incendi causati dallo scoppio delle batterie.

In tal senso è stata progettata e realizzata la prima moto elettrica con batterie estraibili dal serbatoio di benzina opportunamente modificato rendendo effettiva la prototipazione del “Sistema di Stoccaggio degli Accumulatori” che gode già di brevetto proprietario n. 0000282575.

A questo punto abbiamo compreso che il pacco batterie, pur mantenendo elevati standard di efficienza in termini di potenza erogata implementando con celle ad altissimo potere di scarica, doveva essere di dimensioni ridotte al fine di poter essere maneggiato con facilità da parte dell’utilizzatore finale, così è nato la “Standard Battery” (SB) che permette di poter essere inserita è rimossa con facilità nell’apposito vano, in tal senso l’utente finale avrebbe potuto estrarre la batteria portandola tranquillamente a casa, qualora non avesse per esempio un garage, e ricaricarla in sicurezza.

A questo abbiamo poi aggiunto la possibilità di poter noleggiare la batteria con il servizio di ricarica con scambio, in tal modo quando la batteria dello scooter è scarica l’utente poteva recarsi in un nostro Punto Operativo e sostituire la batteria scarica con una carica, questo ci ha permesso di perfezionare la nostra batteria e renderla “Swapping” permettendo la nascita della Standard Battery Swap (SBS) per l’alimentazione di veicoli elettrici che possa essere, in maniera sistemica inserita in appositi Contenitori di stoccaggio  predisposti nei nostri veicoli elettrici. La nuova batteria (SBS) è stata pertanto innovata con l’inserimento di:

o             Smart BMS (SBMS – Smart Battery Management System) per il controllo delle singole celle nelle operazioni di carica e scarica oltre a permettere la comunicazione e pertanto l’ottenimento di informazioni sullo stato di ogni singola cella;

o             Smart Controller un sistema comprendente un geo localizzazione GPS e GPRS gestito da un software per il tracciamento e la localizzazione della batteria e di una piattaforma WEB tale da poterne verificare lo stato in qualsiasi momento e permettere interventi anche da remoto.

La Batteria Standard (SBS) cosi realizzata è predisposta per essere immessa sul sistema di scambio “SWAP” denominato 2e20go costituito da attività esistenti sul territorio e strategicamente individuate (Stazioni di rifornimento, negozi, centri assistenza, noleggiatori, ecc..) denominati 2e20go Rental Point che si occuperanno di svolgere le seguenti attività:

  • Ricaricare le batterie;
  • Prestare prima assistenza in caso di guasto;
  • Ritirare le batterie scariche registrandole in apposito portale WEB;
  • Consegnare le batterie cariche verificando l’idonea installazione.

Il network “2e20go Rental and Sharing- Electric Mobility Network” è composto, quindi, da tante piccole realtà economiche (Strutture Ricettive, Bar e Ristoranti, Officine e Elettrauti, Centri assistenza, Stazioni di rifornimento ecc..) già presenti sul territorio che, in quantità corrispondente alle necessità delle utenze, saranno distribuite in maniera equidistante per facilitare l’utente nello scambio delle Batterie Standard “Battery Swap” da scariche a cariche.

I punti partner 2e20 hanno un compito fondamentale oltre di acquisire contratti di noleggio delle batterie standard di garantire l’efficienza del Servizio di Scambio delle batterie standard e grazie al software gestionale dedicato potranno: profilare il cliente, identificare le batterie grazie al seriale univoco, coordinare gli scarichi ed i carichi delle batterie, tracciare e localizzare grazie al GPS GPRS, verificare il corretto funzionamento grazie allo SMART BMS, inoltre si potrà: ricevere informazioni di errore, batteria scarica, localizzazione e tracciamento, uscire dall’area di delimitazione, km percorsi, ecc….

L’utilizzatore potrà recarsi presso un punto 2e20go individuabile attraverso l’apposita Applicazione per cellulari per sostituire le batterie scariche con quelle cariche, inoltre tramite l’App. potrà verificare la disponibilità, prenotare e pagare il servizio. Nel caso di spostamenti molto lunghi, si potranno sostituire le batterie con un semplice pit-stop lungo il tragitto, potrà inoltre autonomamente: verificare disponibilità – prenotare – pagare e ritirare – riconsegna anche in luogo diverso.

Compito del software, grazie allo SMART BMS, è inoltre quello di monitorare il ciclo di vita della batteria, in modo da poter segnalare in tempo all’utilizzatore finale l’eventuale cambio presso un punto 2e20.

A questo punto, con il supporto dell’Università di Palermo settore Elettrico ed in particolare nella figura del Prof. Fabio Viola abbiamo progettato e realizzato il primo contenitore innovativo standard e modulare (MC – Modular Container) con l’installazione on board di un elettronica ottimizzata e configurabile per avere il massimo del rendimento. In tal senso abbiamo verificato che il nostro Contenitore Modulare può adattarsi tranquillamente a qualsiasi veicolo elettrico (Bici, Scooter, Micro Car Elettriche, Barche elettriche, ecc..) permettendoci di realizzare così un Contenitore Standard Modulare (SMC – Standard Modular Container).

La predisposizione ed installazione in maniera modulare del contenitore (SMC) sui veicoli elettrici è un lavoro estremamente delicato e richiede pertanto che siano progettati e disegnati opportunamente da ingegneri e tecnici qualificati che, in base allo spazio disponibile nel veicolo, verificano le quantità di batterie necessarie in funzione della potenza del motore e dell’assorbimento in modo da non dover fare modifiche che possono compromettere le caratteristiche stesse del veicolo. Inoltre grazie ad un elettronica di potenza innovativa riusciamo a realizzare per ogni tipologia di veicolo un sistema elettronico capace di far bilanciare assorbimento di corrente e prestazioni, in modo da aumentare l’autonomia e diminuire il consumo di batteria senza incidere sulle caratteristiche costruttive del veicolo.

Il nostro Standard Modular Container (SMC) ha la caratteristica innovativa di poter essere accoppiato per realizzare tutte le quantità che ci servono cosi mettiamo 1 SMC nelle e-Bike, 3 SMC in uno scooter e 12 SMC in una Barca Elettrica, questo permette all’utente di poter usufruire del nostro servizio di ricarica con Swap delle batterie (SBS) scambiandole semplicemente presso un nostro Punto Operativo così da non fermare il veicolo per ricaricarlo risparmiando tempo prezioso.

Il nostro unico ed esclusivo sistema innovativo SMC (Standard Modular Container) permette di rendere universale la possibilità di poter inserire internamente a qualsiasi veicolo elettrico le nostre batterie SBS (Standard Batteries Swap) con facilità e semplicità, potrà rendere universale la possibilità di utilizzo di un sistema di Swap di batterie accedendo semplicemente ad una applicazione (IOS e Android) ed individuare il punto Operativo più vicino dove andare a scambiare le batterie, in tal modo avremmo enormi vantaggi rispetto a veicoli elettrici con batterie fisse:

  • Limita il tempo di “rifornimento” da 5 ore a soli 5-10 minuti;
  • Permette di non immobilizzare il veicolo e utilizzarlo immediatamente;
  • Elimina la preoccupazione della vita delle batterie (es. guasti, sostituzione, temporanei malfunzionamenti, ecc…);
  • Elimina la preoccupazione dell’autonomia del veicolo elettrico in quanto basterà sostituire le batterie nel Punto Operativo più vicino;
  • Potrà servire all’utente finale come incentivo per acquistare un veicolo elettrico liberandosi dal pensiero della batteria e del rifornimento.

Fin ad oggi i sistemi di swap sono stati ideati e realizzati per un solo veicolo (e-bike, scooter) limitando l’utilizzo delle batterie solo per quel veicolo e non per altri, il nostro intento è quello di rendere universale le batterie swap per tutti i tipi di veicoli in commercio (es. se Piaggio Vespa volesse utilizzare il nostro Sistema Wattora dovrebbe semplicemente inserire all’interno della Vespa il nostro SMC e lasciare che l’utente finale sottoscriva un servizio di rifornimento con noi e inserire dentro le nostre BATTERIE SBS.

Un ulteriore applicazione del nostro SMC potrà essere anche utensili e dispositivi elettrici come ad esempio golf car, rasaerba, tagliasiepi e qualsiasi altro dispositivo. Pensiamo anche ai sistemi di backup energetico stand alone per l’alimentazione di antenne, ripetitori, ecc… Il principale mercato di riferimento sono sicuramente i produttori di veicoli elettrici (scooter, e-Bike, Macchine, autobus, ecc.) che vogliono liberarsi dall’impegno e dal peso economico relativamente alle batterie, separando cosi i ruoli si potranno far gestire a noi il “Rifornimento” dei loro veicoli potranno inoltre vendere più mezzi in quanto costeranno meno. Un altro importante mercato è quello del retrofit, sempre più utenti vogliono trasformare i loro veicoli endotermici in elettrici, in tal modo potranno installare sul veicolo il nostro SMC e sottoscrivere un contratto di “Rifornimento” con noi per avere sempre le batterie a disposizione.

Pertanto i nostri potenziali clienti sono le aziende produttrici di veicoli elettrici e le aziende di retrofit a cui dedicheremo la nostra area tecnica per la progettazione e la definizione della migliore soluzione di installazione del nostro sistema WATTORA da applicare ai loro veicoli. Di conseguenza potranno offrire ai loro clienti la soluzione di “Battery Swap” permettendo di poter noleggiare le batterie da Noi ed utilizzare il servizio di “Rifornimento” e scambiando semplicemente le batterie quando necessario nei nostri punti 2e20go.

Il mercato dei veicoli elettrici secondo lo scenario di base di Wood Mackenzie la quota di mercato globale dei veicoli con “la spina” passerà dal 3% del 2019 al 14% del 2030 crescendo in maniera rapida e veloce, molte case produttrici hanno iniziato a realizzare vetture full elettriche oltre a Tesla che si sta affermando come leader del settore. Molte aziende che vogliono inserirsi in questo settore hanno un’unica difficolta “le batterie” perché un settore in forte evoluzione e non riescono a stare al passo con i tempi, pertanto si avventurano con il miglior offerente che gli crea soltanto problemi che nessuno mai potrà risolvere.

Molti comuni (Genova, Firenze) stanno già predisponendo insieme ad aziende del settore promozioni e sensibilizzazioni per diffondere i veicoli elettrici (IEE/12/041/S12.644730 – Ele.C.Tra. a cui abbiamo partecipato anche noi attivamente), in tal senso hanno individuato enormi potenzialità nei clienti che per mobilità casa-lavoro sarebbero motivatamente disponibili a sostituire i loro scooter endotermici con scooter elettrici soprattutto per entrare nelle aree ristrette al traffico. Un capitolo interessante del rapporto e-mobility presentato dal MIP, la Business School del Politecnico di Milano, delinea due scenari sul potenziale di mercato tra il 2017 e il 2020 per la vendita di auto elettriche in Italia. Scenari che potrebbero prevedere entro il 2020 dalle 70.000 alle oltre 130.000 auto elettriche circolanti sulle strade italiane, arrivando a toccare una quota di mercato pari al 2% nel 2020. Una buona crescita se si pensa che a chiusura del 2016 siamo a circa 8.000 auto circolanti. I modelli di green business mostrano potenzialità anche economiche: di miglioramenti nei rapporti con i clienti e i consumatori, di migliore efficienza nell’utilizzo dell’energia e dei materiali, di conquista di nuovi spazi di mercato.

ELEMENTI DI INNOVAZIONE

  • SMC: Il contenitore standard modulare realizzato in materiale termoplastico ha la fondamentale innovazione di poter essere connettersi con altri simili in maniera agevole con semplici incastri a binario ciò permette di realizzare il pacco batteria necessario per il veicolo sottoposto a trattamento.
  • Smart Controller: dispositivo elettrico ed elettronico inserito nel SMC atto a configurare la potenza delle batterie standard 60V alle necessità del veicolo: cosi se il veicolo richiede potenza di 96 V il dispositivo porterà la tensione a 96V permettendo così il funzionamento ottimale del motore.
  • SBS: Batteria Standard Swap un’unica batteria capace di poter fornire alimentazione da sola o i

CUSTOMER NEEDS

Immobilizzo Veicolo: l’utente può ricaricare le batterie anche in casa piuttosto che scambiarle nei punti 2e20go evitando così di tener fermo il veicolo per la ricarica;

Batteria: il noleggio riduce i pesi: immobilizzazione del costo iniziale, rottura, malfunzionamento, cicli di ricarica e quindi di vita, tempi e costi di ricarica;

Autonomia/Rifornimento: una batteria percorre 50 km l’utente potrà scegliere quante noleggiarne per soddisfare le proprie esigente di autonomia;

Spostamenti: I tanti punti 2e20go presenti sul territorio permettono di poter pianificare gli itinerari sia urbani che extraurbani; Valore Veicolo: Costo del solo veicolo accessibile e ridotto deprezzamento nel tempo.

BUSINESS MODEL

L’adozione del modello di Green Business promuove anche l’innovazione che L’OECD classifica in radical innovation che include sia l’adozione di tecnologie innovative (batterie SBS e sistema di stoccaggio SMC) sia la riconfigurazione del sistema di gestione “Battery Swap”, del prodotto/servizio, al fine di realizzare le migliori performance ambientali complessive: la distribuzione capillare delle SBS nei punti di scambio garantirà fiducia e sicurezza agli utenti che utilizzano il nostro sistema divulgando l’idea reale della praticità e funzionalità. I produttori di veicoli elettrici avranno molto interesse ad utilizzare il nostro sistema e ciò aumenterà parabolicamente il nostro business.

IMPATTO SOCIALE

L’evoluzione del mercato dei veicoli elettrici oggi è una conferma sempre più incisiva pertanto utilizzare il sistema WATTORA permetterà: da un lato di razionalizzare i costi per l’utente finale in quanto non avrà il carico di acquistare le batterie, con tutte le preoccupazioni del caso, dall’altro la semplicità di poter rifornire il proprio veicolo elettrico in brevissimo tempo. Di conseguenza la possibilità di potersi muovere liberamente porterà decisamente ad un aumento della richiesta del servizio incentivando l’utilizzo di veicoli elettrici in alternativa ai veicoli endotermici, sostenuto maggiormente dalla accessibilità dei costi dei veicoli e del canone delle batterie a noleggio.

SVILUPPO SOSTENIBILE

L’utilizzo del nostro sistema “WATTORA” configurabile come una sorta di “Sharing di Batterie” porta notevoli vantaggi in termini di viabilità urbana soprattutto nei centri storici e zone ZTL pertanto molti potranno essere gli utilizzatori finali interessati, si pensi a: Vigili Urbani, Delivery e Take Away (Glovo, jast eat, ecc.), Consegne ultimo miglio (DHL, BRT, Amazon, ecc.), micro mobilità e servizi di sharing (bici, scooter e microcar), negozi e attività che operano nelle aree a traffico limitato (furgoncini elettrici, ecc.).

L’efficienza di questo servizio porterà decisamente ad un aumento nell’uso di veicoli elettrici e nella loro diffusione.

A.I.Tech s.r.l.

AI-CROWD-DEEP: garantire il distanziamento sociale

A.I.Tech s.r.l.

Via E. Capozzi, 62
83100 Avellino (AV)

DATA DI FONDAZIONE: 10/04/2010

ATTIVITÀ SOCIETARIA: A.I.Tech progetta e sviluppa soluzioni di analisi video basate su avanzati algoritmi di intelligenza artificiale e deep learning che possono essere utilizzati nei vari mercati verticali, dal retail alla security, dalle smart city agli smart parking.

SITO WEB: https://www.aitech.vision/

AI-CROWD-DEEP: garantire il distanziamento sociale

https://www.aitech.vision/prodotti/ai-crowd-deep/

DATA DI NASCITA DEL PROGETTO

Marzo 2020

TEAM DEL PROGETTO

Alessia Saggese, Socio AITECH

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

AI-CROWD-DEEP è la soluzione di analisi video basata su intelligenza artificiale per monitorare i flussi pedonali, rilevare assembramenti e valutare che le distanze sociali tra le persone siano rispettate.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGETTO

Il progetto è una soluzione di analisi video all’avanguardia per fronteggiare l’emergenza legata al coronavirus e prepararsi per la “nuova normalità”.

AI-CROWD-DEEP è il plugin di analisi video che consente l’utilizzo di tradizionali camere di sorveglianza, anche già installate. Questa peculiarità può essere sottovalutata in prima battuta, ma risulta molto interessante per clienti privati ed amministrazioni pubbliche che hanno già in piedi sistemi di video sorveglianza. La soluzione permette infatti di trasformare impianti esistenti in impianti 3.0 basati su intelligenza artificiale con i più recenti algoritmi di DEEP LEARNING.

In particolare, la soluzione consente di effettuare la stima del numero di persone in aree di interesse, generando nel caso occorra un allarme di sovraffollamento. Il motore basato su algoritmi di deep learning consente di individuare perfettamente le persone, distinguendole da altri oggetti in movimento nella scena (quali veicoli, animali o bagagli). Inoltre l’applicazione consente di generare un allarme nel caso in cui non siano rispettate le distanze sociali tra le persone presenti nell’area inquadrata. Pertanto, è la soluzione ideale sia in ambiente indoor che outdoor, con possibili utilizzi in ambito transportation, retail, smart city e security.

ELEMENTI DI INNOVAZIONE

Il progetto ha principalmente tre elementi di innovazione:

1) Total Solution: l’offerta dei nostri plugin è una soluzione integrata per gestire i più svariati mercati verticali (retail, security, transportation, smart city).

2) Integrazione: il plugin non necessità di particolari modelli di camere, infatti è possibile utilizzare le tradizionali camere di sorveglianza, anche già installate. Caratteristica molto interessante per clienti privati ed amministrazioni pubbliche che dispongono già sistemi di video sorveglianza

3) I migliori algoritmi di video analisi. I nostri plugin si basano sui migliori algoritmi di intelligenza artificiale e computer vision disponibili nella letteratura scienti

CUSTOMER NEEDS

La soluzione è molto utilizzata per fronteggiare le problematiche delle nuove normative COVID19. Permette infatti di identificare potenziali soluzioni di pericolo come assembramenti nella movida delle città e dei locali. Consente però anche un prezioso lavoro statistico sul conteggio e la gestione dei flussi pedonali, utili a capire quando e quanto sia affollata una strada. La soluzione offre quindi un allarme istantaneo, consentendo così a chi di dovere la gestione della problematica nella zona. Diventa quindi la soluzione da impiegare per il monitoraggio cittadino, ma anche per il monitoraggio delle stazioni, per consentire ai viaggiatori in tempo reale di valutare l’affollamento di quella

BUSINESS MODEL

AI-CROWD-DEEP viene venduto attraverso un meccanismo a licenza. La soluzione viene commercializzata principalmente attraverso due canali:

1) Un canale di distributori in Italia, Francia, Grecia, Portogallo, Rep. Ceca, Spagna, Slovacchia e Sud Est Asiatico (https://www.aitech.vision/dove-acquistare/). 2) I nostri prodotti sono inoltre presenti nel listino prezzi di MOBOTIX e HANWHA (precedentemente SAMSUNG) TECHWIN EUROPE. Entrambe le aziende veicolano quindi il prodotto a livello internazionale.

IMPATTO SOCIALE

La soluzione offre un valido aiuto alle forze dell’ordine nei luoghi pubblici o ai vigilantes nei locali privati, per gestire gli accessi e gli assembramenti. Problematiche queste diventate importantissime con la pandemia mondiale COVID19 e attualissime in questi mesi di movida estiva tra i giovani, fonte principale del contagio e del propagarsi del virus secondo i maggiori esperti nel campo.

SVILUPPO SOSTENIBILE

AI-CROWD-DEEP può essere installato in impianti di videosorveglianza esistenti, pertanto non richiede risorse aggiuntive. Diventa l’utile addon per rendere intelligenti impianti che per loro natura possono quindi essere considerati “stupidi”.

Aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna SpA

muoviAMOci – MaaS per la comunità aeroportuale

Aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna SpA

Via Triumvirato 84
40132 Bologna (BO)

DATA DI FONDAZIONE: 05/10/1981

ATTIVITÀ SOCIETARIA: La società gestisce l’Aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna, quale complesso di beni, attività e servizi organizzati per l’uso dei passeggeri e delle merci, delle infrastrutture aeroportuali così da assicurare l’intermodalità dei trasporti.

SITO WEB: www.bologna-airport.it

muoviAMOci – MaaS per la comunità aeroportuale

DATA DI NASCITA DEL PROGETTO
Dicembre 2019

TEAM DEL PROGETTO
Barbara Melotti – Mobility Manager di Zona Aeroportuale
Nazareno Ventola – Amministratore Delegato/Direttore Generale
Marco Verga – Direttore Sviluppo Personale e Organizzazione
Giancarlo Guarrera – Direttore Infrastrutture
Silvia Piccorossi – Direttore Affari Legali e Societari e Approvvigionamenti
Dora Ramazzotti – Responsabile Segreteria Societaria

PARTNER
TPER-Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna, Marconi Express, Comune di Bologna, Città Metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna, SRM-Agenzia per la mobilità di Bologna.

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Implementazione di una sperimentazione di MaaS per i dipendenti della community aeroportuale di Bologna (circa 3.000 persone) con possibilità di utilizzo di bus (urbano ed extraurbano), treno, People Mover, car-sharing elettrico.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGETTO
Per migliorare l’accessibilità della comunità aeroportuale alla propria sede di lavoro e ponendosi obiettivi sfidanti come la soddisfazione dei bisogni di mobilità dei dipendenti dell’azienda, il miglioramento della congestione viaria, la riduzione dei consumi energetici ed i conseguenti costi ambientali, sociali ed economici e l’incoraggiamento dell’utente ad usare mezzi di trasporto ambientalmente sostenibili,  è stato realizzato un Piano di Spostamenti Casa-Lavoro che ha coinvolto l’intera comunità aeroportuale (circa 3.000 persone). Sono state quindi promosse azioni di mobility management integrate, volte a intercettare anche aziende di piccole e medie dimensioni che gravitano sul sito aeroportuale, attraverso la figura sperimentale del Mobility Manager di zona, previsto nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile della Città Metropolitana di Bologna (PUMS) e messo a disposizione dalla società di gestione aeroportuale. I dipendenti di tutte le aziende operanti in loco hanno quindi beneficiato dell’opportunità di accedere ad un’innovativa offerta di trasporto pubblico che comprende un abbonamento integrato e altre forme di agevolazione previste per le aziende nelle quali esistono accordi di mobility management sottoscritti.
Il primo passo è stato lanciare la campagna di comunicazione denominata muoviAMOci al fine di creare consapevolezza nella comunità aeroportuale sugli obiettivi di sostenibilità del progetto. È stato creato un questionario ad hoc per l’ascolto delle esigenze e delle problematiche della comunità in modo identificare driver efficaci per innescare il cambiamento delle abitudini di mobilità.
Una volta identificati i fattori maggiormente influenti è iniziato il periodo di dialogo con i differenti stakeholders. È stato dunque creato, attraverso una collaborazione con gli enti competenti e gli operatori dei locali servizi di trasporto, un abbonamento annuale multimodale e integrato, una sorta di sperimentazione basata sui principi del Maas – Mobility as a Service, cioè un “pacchetto” composto da diversi mezzi e servizi utilizzabili alternativamente o in maniera combinata dagli abbonati. Aeroporto di Bologna vuole incoraggiare l’utilizzo del MaaS, che rappresenterà una vera rivoluzione e che abbraccerà, nel medio periodo, la mobilità delle persone, innovando in maniera decisa l’esperienza e l’approccio nei confronti delle esigenze di mobilità. Il pacchetto creato per i dipendenti della comunità aeroportuale comprende:
– tutto il servizio di trasporto pubblico locale su gomma nella provincia di Bologna;
– i treni del servizio ferroviario metropolitano compresi tra le stazioni di Vignola (MO), Portomaggiore (FE), Casalecchio di Reno (BO), San Lazzaro di Savena (BO), Corticella (BO) e Rastignano (BO);
– il servizio di monorotaia sopraelevata People Mover che collegherà a breve la stazione ferroviaria direttamente all’aeroporto in soli 7 minuti;
– ed inoltre un pacchetto di minuti del car-sharing elettrico “Corrente”, che consente di utilizzare l’auto elettrica su tutto il territorio comunale in maniera free floating, per rispondere alle esigenze del personale turnista.
Sarà poi possibile usufruire di ulteriori minuti con tariffa scontata a carico dell’abbonato o selezionare l’utilizzo del car-sharing elettrico come auto aziendale. Il personale di Aeroporto di Bologna avrà inoltre un ulteriore incentivo aziendale sull’abbonamento e la possibilità di pagarlo in rate mensili in busta paga.
La sperimentazione ha l’obiettivo di far conoscere ed incentivare le nuove soluzioni ed opportunità di trasporto pubblico attraverso il cosiddetto nudge, la “spinta gentile” in grado di orientare le persone verso scelte più etiche, senza limitarne la libertà e quindi verso soluzioni di mobilità più sostenibili dal punto di vista economico, ambientale e social.
La sperimentazione di MaaS implementata dall’Aeroporto di Bologna applica un modello fortemente innovativo per l’erogazione di servizi di trasporto pubblico multimodale ed integrato, ad oggi presente solo in alcune versioni sperimentali nell’ambito di progetti di ricerca.
Come tutti gli “as a service”, in analogia con quanto accade per le utenze telefoniche mobili, il sistema prevede un abbonamento mensile o annuale a forfait che garantisce l’utilizzo di un “bundle” personalizzato di trasporti pubblici e privati: treni, bus, taxi, car e bike sharing, utilizzabili illimitatamente con un solo abbonamento (all in one), solitamente attraverso una app e/o carte magnetiche / contactless da utilizzare a brodo dei mezzi.
Come anticipato, per realizzare il progetto sono stati coinvolti tutti gli stakeholders, a partire da TPER (il gestore del servizio di trasporto pubblico locale e del servizio di car-sharing elettrico di Bologna), a Marconi Express (il gestore del People Mover su rotaia che dal 2020 collegherà Aeroporto e Stazione di Bologna), nonché con gli enti territoriali competenti, Comune e Città Metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna e la locale Agenzia per la mobilità e il trasporto pubblico-SRM.
L’azione connessa al MaaS prevede il futuro coinvolgimento delle società che gestiscono altri servizi di sharing (auto e bici) e taxi al fine di offrire progressivamente nel tempo una gamma di servizi sempre più ampia e completa, che possa soddisfare le diverse esigenze di mobilità e incoraggiare i dipendenti alla rinuncia dell’uso dell’auto privata.
Per rispondere in modo specifico alle esigenze dei turnisti, molto frequenti in aeroporto, che iniziano o finiscono il turno quando i mezzi pubblici non sono operativi, è stata inserita nell’abbonamento integrato MaaS la possibilità di utilizzare il car-sharing elettrico “Corrente”, servizio pubblico operativo su tutto il territorio comunale in maniera free floating. Sette stalli riservati al car-sharing elettrico sono stati posizionati in un comodo parcheggio adiacente al terminal, a beneficio non solo dei dipendenti, ma anche di tutti gli utenti aeroportuali.
Tra le ulteriori azioni e incentivi facenti parte del progetto muoviAMOci sono presenti il progetto di car pooling nel quale, attraverso l’applicazione Jojob, i dipendenti hanno modo di trovare i colleghi o automobilisti che effettuano lo stesso percorso casa-lavoro e di condividere il viaggio. Attraverso l’apposita app i dipendenti hanno la possibilità di monitorare i viaggi, visualizzando il risparmio in termini economici e di CO2 e di accedere a premi ed incentivi.  Attraverso la stessa app è inoltre possibile tenere traccia dei chilometri risparmiati durante le giornate di smart working, in modo che gli stessi abbiano la possibilità di “misurare” direttamente i risparmi economici e ambientali effettivi (meno CO2) e di aumentarne la consapevolezza. In via di implementazione il modulo che permetterà la certificazione dei percorsi bike to work che daranno diritto ad incentivi chilometrici.
Attraverso la sottoscrizione di un accordo integrato e a seguito dell’attivazione del MaaS, che si basa sul principio della “spinta gentile” (il cosiddetto nudge) verso l’utilizzo di mezzi più sostenibili e la possibilità di un utilizzo flessibile e senza ostacoli dei diversi mezzi di trasporto, Aeroporto di Bologna potrà disporre attraverso un’apposita piattaforma software che  prevede una dettagliata reportistica, dei dati necessari per la misurazione dell’impatto delle relative azioni in termini di CO (monossido di carbonio), CO2 (anidride carbonica), NOx (ossidi di azoto), VOC (composti organici volatili), CH4 (metano) e PM (particolato).
Il MaaS è una azione altamente innovativa e pertanto non ci sono dati o trend consolidati in merito. In letteratura sono riferiti impatti immediati di riduzione della mobilità privata del 10-15% annuo per progressivamente giungere alla rinuncia all’auto privata o, più frequentemente, della seconda auto di famiglia. Si tratta evidentemente di un cambio comportamentale e sociale e pertanto richiede tempo per dispiegare completamente i propri effetti.
Sono stati definiti i seguenti KPI per monitorare il miglioramento dell’impronta ambientale di ciascun dipendente, utilizzando come baseline il questionario sugli spostamenti casa-lavoro dell’anno base. Ecco i risultati attesi:
– cambio delle abitudini di mobilità nel questionario spostamenti Casa-Lavoro: >20% per primo anno, >40% secondo anno;
– riduzione dell’impronta ambientale (CO, CO2, NOx, VOC, CH4 e PM) connessa all’azione delle emissioni individuali per ogni dipendente aderente al MaaS;
– soddisfazione dei dipendenti nelle survey rispetto all’introduzione dell’iniziativa: >7/10;
– percentuale di riduzione incidenti in itinere -20% (su dato consuntivo anno 2018).
Inoltre, nell’ambito del progetto SmartBo, l’Aeroporto di Bologna sottoporrà ai dipendenti un nuovo questionario ad hoc su mobilità e propensione al cambiamento insieme alle autorità locali e ad altre aziende del territorio al fine di integrare e coordinare i vari piani di trasferta casa-lavoro all’interno di un progetto più ampio con l’obiettivo di avere un impatto positivo sulla mobilità e sui tempi della città.

ELEMENTI DI INNOVAZIONE
Con un UNICO TITOLO DI VIAGGIO, i dipendenti di Aeroporto di Bologna (500) e i membri della comunità aeroportuale (2500) possono già utilizzare bus, treni, People Mover e auto del car-sharing elettrico in tutta l’area metropolitana di Bologna ad un costo di poco superiore al costo dell’abbonamento urbano mensile al trasporto pubblico. Il pilota non è limitato ai soli dipendenti, ma punta a poter essere ALLARGATO ALL’INTERA CITTADINANZA, dopo opportuno studio dei pattern di viaggio. Per mettere a punto i servizi del “bundle” si sono utilizzati i dati del questionario su spostamenti casa-lavoro. Per incoraggiare i comportamenti virtuosi si è utilizzato il CONCETTO DEL “NUDGE” (spinta gentile).

CUSTOMER NEEDS
Il questionario su spostamenti casa-lavoro ha permesso di identificare le necessità della comunità aeroportuale. La curiosità per l’avvio del nuovo collegamento (People Mover) tra l’aeroporto e la stazione ferroviaria Bologna Centrale in soli 7 minuti ha invitato tutti a RIPENSARE LE PROPRIE ABITUDINI DI MOBILITA’ in termini più etici. Aeroporto di Bologna, inoltre, sta svolgendo numerose iniziative di sensibilizzazione sui temi dell’Agenda 2030 quali in particolare CITTA’ SOSTENIBILI e lotta contro il cambiamento climatico. Il MaaS, grazie alla sua FLESSIBILITA’, è in grado di rispondere alle diverse esigenze, incluse quelle dei molti dipendenti turnisti, grazie al servizio di car-sharing.

BUSINESS MODEL

IMPATTO SOCIALE
L’impatto sociale del progetto riguarda diversi soggetti: la popolazione della Community Aeroportuale e la popolazione residente nell’area definita “Polo Funzionale Aeroporto” e nelle sue vicinanze. La mobilità di accesso all’Aeroporto, sia per i dipendenti che per i passeggeri, genera un intenso traffico veicolare, che riverbera sino alla vicina tangenziale e al passante autostradale. L’intento di Aeroporto di Bologna è quello di incoraggiare i dipendenti ad utilizzare le diverse modalità di trasporto disponibili al fine di RIDURRE LA CONGESTIONE E L’IMPATTO AMBIENTALE sull’area. In ultimo, attraverso l’utilizzo del trasporto pubblico, si stima una riduzione degli incidenti in itinere.

SVILUPPO SOSTENIBILE
L’introduzione del MaaS contribuisce alla sostenibilità i) AMBIENTALE, ii) ECONOMICA e iii) SOCIALE.
i) riduzione delle emissioni nell’area e modifica delle abitudini di mobilità dei dipendenti e dei membri della community aeroportuale (circa 3.000);
ii) l’abbonamento integrato di MaaS ha un costo molto inferiore alla somma dei singoli abbinamenti annuali necessari per usufruire di tutte le modalità di trasporto incluse ed è contribuito in parte anche dal datore di lavoro. E’ sostenibile per i dipendenti e anche per l’azienda, che potrebbe in breve tempo disporre di circa 100-150 posti auto da mettere a reddito;
iii) minore congestione dell’area e migliore accessibilità per tutti.

SITO WEB DEL PROGETTO
Disponibile sull’intranet aziendale e non accessibile dall’esterno – vedere foto 3

AIR

MyGov

AIR S.R.L.

Via Vittor Pisani 16
20124 Milano (MI)

DATA DI FONDAZIONE: 01/08/2014

ATTIVITÀ SOCIETARIA: La società ha per oggetto lo studio, la progettazione, la realizzazione e la commercializzazione di prodotti e servizi informatici telematici e di telecomunicazioni dedicati a privati, imprese e pubblica amministrazione

SITO WEB: www.myair.io

DATA DI NASCITA DEL PROGETTO

01/10/2019

TEAM DEL PROGETTO

Igor Valandro – CEO

Matteo Salce – General Manager

Benedykt Szozda – Data analyst

Marco Robbiano – PMO

Giulio Bolzon – Marketing & Communication Paolo Cappello – Organization & Development

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Mygov è una suite integrata che permette al mobility manager di disegnare implementare e misurare l’impatto di progetti di mobilità tramite l’analisi dei dati e reporting basati su tecnologie IoT ed elaborati anche con tecniche di Machine learning

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGETTO

Il progetto MyGov è stato sviluppato per il mobility manager evoluto, ovvero un soggetto pubblico che ha compreso come oggi sempre più spesso il successo di un’iniziativa di mobilità dipende:

  • dall’uso intelligente e rispettoso del dato
  • da come e quanto sono attivamente coinvolti i cittadini e le imprese private nella realizzazione di soluzioni
  • dalla convinzione condivisa che questi dati sono un patrimonio comune se si vuole veramente migliorare il modo in cui ci muoviamo nelle nostre città

Il contesto urbano si rivela sempre di più come un ecosistema di ambienti interconnessi; da qui la sfida al mobility manager di disegnare, implementare e misurare l’impatto delle soluzioni ai problemi di mobilità ed inquinamento che tengano conto delle interconnessioni nascoste e far si che le soluzioni sviluppate – oltre a risolvere la problematica centrale obiettivo dell’intervento – abbiano anche delle esternalità positive per gli altri ambiti connessi.

AIR per supportare il mobility manager nelle sue sfide attuali e future e ha sviluppato il progetto MyGov, strutturandolo attraverso sistemi di reporting modulare che si basano su tecnologie IoT ed impiegano tecniche di Machine Learning per l’elaborazione dei dati.

Negli ultimi anni si è diffuso sempre di più il concetto di smart city, la città del futuro, un contesto urbano dove con meno risorse si producono più servizi per i cittadini e per le imprese, utilizzando le tecnologie più avanzate e sistemi di gestione intelligenti per ridurre gli sprechi e gli impatti negativi, siano essi ambientali, economici, sociali, tutto questo  sfruttando le possibilità e capacità fornite dalle nuove tecnologie per costruire un ambiente urbano più sostenibile, inclusivo ed accogliente.

In AIR ci siamo interrogati sul significato “quotidiano” di Smart City con riferimento ai nostri settori di business, mobilità ed inquinamento. Ci siamo posti quindi la domanda: Cosa vuol dire per AIR, Smart city?

Per noi Smart city vuol dire pianificare il viaggio verso l’ufficio considerando sia il traffico che troveremo ma anche quanto ne produrremo e quanto sarà l’impatto ambientale del nostro tragitto, consultare un servizio che non solo ci indichi il tragitto più veloce per andare al lavoro, ma che ci indichi il mix di mobilità migliore per ridurre il nostro impatto sulla cittadinanza.

Non si tratta più solo di “arrivare prima in ufficio” o “non rimanere imbottigliato nel traffico” ma prendere coscienza del fatto che se tutti prendessimo la macchina le strade sarebbero inutilizzabili, se tutti prendessimo i mezzi pubblici questi sarebbero inservibili quindi l’utenza urbana ha un impatto sulla mobilità urbana, e questo deve diventare un elemento di dominio comune, anche per sviluppare soluzioni mirate a migliorare la mobilità e l’inquinamento.

Come anticipato, AIR ha deciso su supportare i mobility managers nelle loro sfide attuali e future di elaborare soluzioni alla mobilità urbana perché mobilità e inquinamento sono ambiti di business sui quali ha sviluppato un know-how consolidato, anche grazie alle collaborazioni in essere con enti pubblici sui temi della smart mobility e smart environment.

AIR è una piattaforma tecnologica e software house che sviluppa servizi per differenti settori:

  • Automotive, tramite software dedicati ai fleet manager e concessionari
  • Insurance, grazie alla collaborazione con partner assicurativi per lo sviluppo di tariffe assicurative che includano il comportamento di guida come elemento tariffario
  • Smartcities, il nuovo settore di attività si cui l’azienda sta puntando grazie al know-how sviluppato nell’analisi di dati e le competenze trasversali al mondo della mobilità,

La mission che ha guidato l’azienda consiste proprio nel creare uno strumento che permetta al soggetto pubblico, sia esso un mobility manager o un amministratore, di comprendere l’evoluzione della mobilità urbana ed agire attivamente su di essa, monitorando l’impatto che le decisioni pubbliche hanno sulla mobilità e l’inquinamento.

La Smartcity, nella sua essenza, si compone di 6 aree di sviluppo:

  • Economia, che predilige il sostegno all’innovazione ed alle startup, l’aumento della flessibilità sul mercato del lavoro, l’apertura verso l’internazionalizzazione, l’incremento della produttività e della capacità di adattamento;
  • Mobilità impegnata nell’ incremento dell’accessibilità locale e internazionale, mobilità sostenibile, aumento della sicurezza stradale e lo sviluppo di una rete di trasporti innovativi ed ecocompatibili;
  • Ambiente, che prevede la valorizzazione delle risorse naturalizza assieme alla riduzione dell’inquinamento, la gestione sostenibile delle risorse e la diminuzione di consumo di suolo;
  • Cittadinanza, rivolta all’ integrazione e all’ aumento della partecipazione, qualificazione personale, investimento sulla creatività ed abbattimento delle barriere sociali e fisiche;
  • Qualità della vita, dedita alla qualificazione urbana e residenziale, alla sicurezza personale allo sviluppo dei sistemi sociosanitarie all’incremento culturale;
  • Governance, che mira a sviluppare la trasparenza, i processi partecipativi allargati, progettazione dal basso e l’impiego delle nuove tecnologie;

Tutte e  6 le aree di sviluppo della smart city sopra descritte sono rilevanti e soprattutto interconnesse creando una sorta di ecosistema urbano; AIR crede fermamente che non si possano effettuare interventi in ognuna delle sei aree senza avere impatti, diretti o indiretti, sulle altre. Data questa connessione tra le aree, AIR ha deciso di focalizzarsi su quelle su cui poteva avere un impatto grazie al know-how consolidato dagli anni di attività, Tramite il progetto MyGov è possibile infatti:

  • monitorare la mobilità
  • individuare le scelte di mobilità degli utenti in termini di mezzi
  • cogliere i trends di cambiamento del mobility mix degli utenti
  • il tutto con sistemi di reporting modulari, flessibili e personalizzabili secondo le necessità riscontrate

Ovvero, abilitare la realizzazione di progetti pubblici tesi alla ottimizzazione della mobilità urbana e alla riduzione dell’inquinamento impiegando dei sistemi di reporting consolidati anche basati su dati provenienti da fonti dati esterne.

La piattaforma è quindi dedicata ad enti locali o nazionali, società partecipate ed aziende di utilities pubbliche e mira anche a coinvolgere i cittadini (come utenti finali e attori dei progetti), come previsto anche nel manifesto delle smartcities.

Per rendere raggiungibile e concreta la mission descritta, la piattaforma sviluppata conta sulle seguenti caratteristiche:

  • Agilità: MyGov nativamente integrato nella piattaforma di mobilità proprietaria AIR, permette di ridurre i tempi di consegna della soluzione customizzata, passando quindi rapidamente dalla Proof of Concept al rilascio della versione finale.
  • Tecnologia Avanzata: MyGov incorpora le più avanzate tecnologie disponibili sul mercato, da sistemi di gestione dei big data, ai gateway di pagamento alle tecniche di Machine learning a algoritmi di intelligenze artificiale,
  • Validazione, perché impiega un mix di conoscenze, sia di mercato che di industry ben consolidate e già applicate su altri progetti di mobilità,
  • Personalizzabilità, tutti gli input ed output possono essere customizzati per meglio le analisi necessarie e produrre gli output richiesti
  • Conformità normativa e rispetto della privacy, per effettuare le analisi richieste viene applicata scrupolosamente la normativa privacy aggiornata.

AIR, con Il progetto MyGov, sviluppato secondo le caratteristiche sopra descritte, mira ad avere impatto su molteplici direttrici:

  • Aumentare la sicurezza dei cittadini, tramite il coinvolgimento attivo degli stessi si possono sviluppare politiche dedicate all’incremento della sicurezza percepita dai cittadini, migliorando l’inclusione, la fruizione dei servizi e quindi la qualità della vita dei cittadini.
  • Ridurre le emissioni di agenti inquinanti nel territorio cittadino, l’inquinamento è forse uno dei principali elementi caratterizzanti della città, insieme alla congestione; decidere di investire in politiche volte a ridurre le emissioni è sicuramente un’ottima azione per migliorare l’ambiente urbano e quindi la qualità della vita dei cittadini.
  • Migliorare l’esperienza di viaggio per gli utenti dei servizi pubblici o comunque per chi si muove in città, come detto prima, anche la congestione è una delle principali caratteristiche delle città; la qualità dei servizi pubblici è sicuramente un elemento distintivo della volontà della pubblica amministrazione di migliorare la qualità della vita dei cittadini, tuttavia non basta aumentare il numero di mezzi pubblici, questi devono essere inviati presso le zone dove sono più necessari in base al livello di utenza ed il servizio deve essere garantito nelle fasce temporali di maggiore necessità, per avere un impatto positivo sulla fruizione dei mezzi pubblici e quindi migliorare l’esperienza di viaggio che poi deve guidare ad una maggiore frequenza d’uso rispetto al mezzo privato.
  • Efficientare l’uso delle risorse pubbliche dedicate ai progetti smartcities permettendo di raggiungere maggiori risultati con le risolse stanziate, le risorse a disposizione non sono infinite, ne deriva che riuscire a fare di più con poche risorse diventa una necessità, in altre parole bisogna massimizzare l’impatto prodotto dalle risorse stanziate.

Per realizzare la mission che guida il progetto MyGov, come anticipato, il software è stato sviluppato in moduli di reporting, focalizzati su temi specifici della mobilità e dell’ambiente ed in base ai dati necessari per svilupparli. La piattaforma Air permette infatti di integrare diverse fonti dati, sia interne che esterne al fine di:

  • incrementare il valore l’accuratezza e la ricchezza delle analisi
  • abilitare analisi avanzate correlando i dati delle varie fonti gestite e cogliere le relazioni che caratterizzano l’ecosistema urbano.

Per ogni modulo di MyGov (vedi sotto) è stato sviluppato un sistema di reporting basato su diversi KPIs che possono essere personalizzati. In ogni modulo la gerarchia principale di analisi, quella geografica, ha come livello di dettaglio più elevato la singola strada, che diventa l’elemento atomico su cui basare le analisi successive e su cui effettuare eventuali aggregazioni sulla base delle altre dimensioni di analisi.

Il primo modulo ad essere sviluppato è denominato Pollution: l’obiettivo di questo modulo è effettuare il monitoraggio giornaliero delle emissioni di vari agenti inquinanti dannose per l’ambiente e permettere agli enti preposti di sviluppare delle strategie di risposta alla problematica, monitorare l’effetto delle azioni correttive pianificate e di valutare le misure future attraverso delle previsioni di impatto. All’interno di questo modulo il primo caso d’uso ha visto sviluppato, in questo modulo di reporting, il servizio SmogTrend con cui, attraverso il monitoraggio di un pool rappresentativo di dispositivi su una specifica area è possibile calcolare le stime dell’inquinamento, per singolo agente inquinante, in determinate zone o strade dell’area di analisi.

Grazie al progetto MyGov, ed il modulo sull’inquinamento, l’azienda AIR ha potuto accreditarsi come TSP per il progetto Move-in (nella Regione Lombardia in prima istanza ed in altri regioni italiane a seguire).

Il secondo modulo di reporting sviluppato riguarda la Sicurezza, intesa come analisi del comportamento di guida tenuto dei conducenti e del contesto stradale in cui si registra il comportamento; questo modulo di reporting si focalizza quindi sugli eventi di guida, il superamento dei limiti di velocità, gli eventi di crash registrati e la qualità del manto stradale. I primi casi d’uso di questo modulo hanno visto lo sviluppo dei servizi RoadCare, dedicato al monitoraggio del manto stradale ed il servizio SafeRoad dedicato all’individuazione dei superamenti dei limiti di velocità.

Il terzo modulo creato è stato denominato Traffico, ed è chiaramente focalizzato sul tracciamento delle percorrenze complessive, dei tempi di guida e dei trend di spostamento dell’utenza all’interno dell’area urbana con particolare focus sui nodi della mobilità urbana. Il primo servizio sviluppato all’interno di questo modulo è Flowtrend.

Il quarto modulo, denominato Mobility mix è dedicato allo studio delle variazioni del dell’uso dei mezzi di mobilità da parte degli utenti nel corso del tempo nel contesto urbano; questo modulo è quindi dedicato a capire non solo quanto ma come gli utenti si muovono all’interno della città permettendo di individuare i punti critici della circolazione urbana ed i in particolare quelli dove varie forme di mezzi si incontrano.

ELEMENTI DI INNOVAZIONE

Le città sono sempre più un ecosistema di ambienti interconnessi, il Mygov ribadisce la centralità del dato per le decisioni aziendali e propone un nuovo modo di fruire il dato, abilitando la connessione tra molteplici basi dati per evidenziare le interconnessioni tra esse.

In quest’ottica evolutiva, anche il ruolo del mobility manager deve evolvere, la gestione del dato lo deve infatti trasformare in un orchestratore della mobilità, un architetto dei flussi di spostamento.

La correlazione tra i dati permette di guardare al problema urbano con nuovi occhi, ed elaborare soluzioni nuove con esternalità positive anche su altri ambienti.

CUSTOMER NEEDS

Il Mygov intende instaurare un ciclo virtuoso di collaborazione tra settore pubblico, cittadino ed imprese. Attraverso la raccolta dei dati, elemento cardine della piattaforma, e la loro elaborazione, il mobility manager potrà quindi comprendere le dinamiche della mobilità e dell’inquinamento della propria area di interesse, monitorare le azioni correttive ed abilitarne la pianificazione tramite la possibilità di effettuare delle previsioni di impatto degli scenari valutati, tutto questo mantenendo la più ampia trasparenza nei confronti del cittadino ridurre il gap informativo che sussiste tra l’utenza e la pubblica amministrazione>

BUSINESS MODEL

Il modello di business previsto per il tool MyGov si può articolare in 3 modalità:

La sottoscrizione, prevista per i progetti dove il cittadino è solamente l’utente finale e l’autorità pubblica o l’ente figura nella veste di “proponente” o “facilitatore” dell’erogazione del servizio; A consumo + licenza, questa soluzione è pensata per schemi contrattuali più complessi, dove sono presenti due servizi dedicati (uno verso i cittadini ed uno verso l’ente) e dove entrambe le parti sostengono parte dei costi della soluzione; Altri, AIR può attivare altri modelli di business e quindi di pricing basandosi su specifiche necessità e schemi di incentivazione.

IMPATTO SOCIALE

Gli impatti che il Mygov persegue:

Aumentare la sicurezza dei cittadini, tramite il coinvolgimento attivo degli stessi Ridurre le emissioni di agenti inquinanti nel territorio, per migliorare l’ambiente urbano e quindi la qualità della vita dei cittadini.

Migliorare l’esperienza di viaggio per gli utenti dei servizi pubblici o comunque per chi si muove in città, per aumentare la qualità dei servizi pubblici inviandoli presso le zone dove sono piu necessari in base al livello di utenza ed alla fascia temporale, Efficientare l’uso delle risorse pubbliche dedicate ai progetti smart cities permettendo di raggiungere maggiori risultati con le risolse stanziate

SVILUPPO SOSTENIBILE

Il Mygov contribuisce allo sviluppo sostenibile dell’area di riferimento perché grazie alle potenzialità offerte dalle tecnologie su cui è stato sviluppato ed ai dati su cui si basa permette di avere un impatto positivo su 3 delle 5 aree di politiche di riferimento per le smart cities: Mobilità, Trasformazioni urbane ed ambiente

AMAT, Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio

MILANO TAXI SHARING

AMAT, Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio

Via Tommaso Pini 1
20134 Milano (MI)

DATA DI FONDAZIONE: 2000

ATTIVITÀ SOCIETARIA: AMAT è una struttura tecnica del Comune di Milano che svolge servizi di pianificazione, programmazione, progettazione, gestione, monitoraggio e controllo su territorio e verde, urbanistica, mobilità e trasporto, risorse ambientali, energia e clima.

SITO WEB: www.amat-mi.it

DATA DI NASCITA DEL PROGETTO
15 Luglio 2020

TEAM DEL PROGETTO

PARTNER: Comune di Milano, Fondazione Politecnico di Milano, ViaVan

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Milano Taxi Sharing è un nuovo servizio di mobilità che consente ai cittadini di prenotare viaggi in taxi condivisi attraverso l’uso di una app che assegna automaticamente i taxi disponibili più vicini e ottimizza il percorso del conducente.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGETTO

Il Taxi Sharing di Milano è tra i dieci progetti risultati vincitori in ambito mobilità urbana, in risposta al bando lanciato da European Institute of Innovation and Technology (EIT) Urban Mobility che ha assegnato complessivamente fondi europei per 5 milioni di euro per la realizzazione di progetti innovativi post Covid-19. Il Taxi Sharing permette al singolo taxi di portare più persone dirette allo stesso luogo o con percorsi parzialmente differenti, massimizzando l’utilizzo dello stesso veicolo, nel rispetto delle regole di distanziamento sociale. Nel Taxi Sharing, il tassista serve più utenti contemporaneamente seguendo le indicazioni di una app raggiungendo i punti di origine e destinazione dei passeggeri. Per tutto o parte dello spostamento, due utenti possono condividere la corsa riducendo i costi. Agli utenti potrebbe essere richiesto di percorrere un breve tratto a piedi per raggiungere il punto di incontro con il tassista: in questo modo aumenta la probabilità di aggregare le corse e si ottimizzano i percorsi.

Il Taxi Sharing è un servizio sperimentale che ha molteplici obiettivi : (1) sostenere l’attività economica del servizio taxi attraverso la possibilità per il tassista di abbattere i tempi morti e avvicinare nuovi utenti; (2) agevolare il sistema di mobilità, potenziando e sostenendo l’utilizzo di forme di trasporto alternative al mezzo privato, permettendo di fronteggiare le criticità derivanti dall’incremento del traffico; (3) sperimentare una nuova modalità di trasporto che, attraverso la condivisione della corsa, aumenta la domanda di chi desidera o necessita di  un servizio di trasporto diretto e accessibile.

CITYRESTARTS (CITY REsilient Safe Transport for All: Reliable Taxi Sharing) è il nome che il Team, costituito da AMAT (Partner Lead), Comune di Milano, Fondazione Politecnico di Milano e ViaVan, ha attribuito al progetto del Taxi Sharing che si vorrebbe per la prima volta implementare su larga scala in Europa.

Come funziona?

Il Taxi Sharing permette all’utente di spostarsi dal punto di partenza al punto di destinazione prefissato in taxi condividendo la corsa con altri utenti.

L’utente prenota la corsa tramite una app dedicata, specificando l’indirizzo di partenza, l’indirizzo di destinazione e riceve conferma dell’orario previsto per l’arrivo del taxi e l’importo della corsa.

Il tassista, seguendo le indicazioni che riceve tramite la app, visualizza e riceve le richieste degli utenti e presta il servizio contemporaneamente a uno o più clienti condividendo anche parte dello stesso tragitto.

Il percorso della corsa in sharing termina quando non ci sono nuove richieste che arrivano dalla app così che il tassista può offrire sia corse tradizionali sia corse in taxi sharing.

Il servizio è gestito attraverso l’impiego di una piattaforma informatica, un’applicazione specifica per l’utente e una per il tassista, che permette di raccogliere la domanda e ottimizzare la definizione dei percorsi dei tassisti così da massimizzare la soddisfazione delle richieste contenendo il tempo di attesa e di viaggio dei cittadini.

Caratteristiche del servizio:

Numero massimo persone a bordo del Taxi pari a tre: due passeggeri* e il tassista Numero massimo persone per richiesta: due passeggeri* Indirizzo di origine e destinazione: territorio comunale di Milano Orario servizio: 24h *Attualmente il vincolo è di massimo due passeggeri a bordo del taxi in ottemperanza alle attuali misure sanitarie.

Tipologie di corsa:

Incrocio-incrocio (corner-to-corner): l’utente viene caricato e scaricato in un punto nelle vicinanze dell’indirizzo di prenotazione in modo da ottimizzare il tempo dedicato alla corsa e al trasporto di altri passeggeri.

Corrispettivo:

Il corrispettivo del servizio viene determinato al momento della prenotazione e dipende:

  • Dagli indirizzi di origine e destinazione;
  • Dal numero di passeggeri;
  • Dal tipo di richiesta (incrocio-incrocio).

Il corrispettivo è determinato dalle seguenti componenti:

  • Costo fisso di chiamata feriale;
  • Costo fisso di chiamata festivo;
  • Costo chilometrico per passeggero per cui si effettua la prenotazione pari a 0,5€/km calcolato sulla lunghezza del tragitto diretto dall’origine alla destinazione richiesti dal cittadino e preventivamente calcolato dall’applicazione.

Ingaggio:

La formazione e l’ingaggio dei tassisti, necessario per poter offrire le corse di Taxi Sharing, sarà graduale in relazione allo sviluppo della domanda.>

ELEMENTI DI INNOVAZIONE

1. Prima implementazione del Taxi Sharing su larga scala in Europa come strumento per integrare il trasporto pubblico;

2. Utilizzo di una piattaforma online per calcolare e ottimizzare un servizio di taxi condiviso in base alla provenienza e destinazione del passeggero;

3. Sviluppo di soluzioni di trasporto innovative e altamente tecnologiche che sfruttano la collaborazione tra aziende pubbliche e private.

CUSTOMER NEEDS

Il Taxi Sharing mette al centro la soddisfazione di più bisogni: da quelli degli utenti per corse più economiche, a quello degli operatori del servizio per aumentare il servizio erogato, a quello pubblico di migliorare la mobilità e l’accessibilità riducendo complessivamente gli impatti ambientali.

BUSINESS MODEL

In seguito all’implementazione di questo progetto verrà creato e testato un nuovo modello di business. Comune di Milano, AMAT (Partner Lead), Fondazione di Politecnico di Milano e ViaVan collaboreranno insieme per fornire un nuovo servizio di mobilità alla cittadinanza e ai city user.

IMPATTO SOCIALE

Il progetto si pone l’obiettivo di aumentare il profitto dei 4.853 tassisti presenti a Milano che in questo periodo hanno perso circa l’80% del fatturato a causa del calo del turismo e dei viaggi d’affari che rappresentavano la parte più importante della loro clientela.

Verranno forniti voucher a sostegno delle categorie protette come disabili, anziani, donne che viaggiano dalle 21:00 alle 6:00 e operatori sanitari.

Questo progetto supporta il trasporto pubblico esistente, aumentando la capacità della flotta di taxi e garantendo una copertura ulteriore del trasporto pubblico durante le ore di punta e viaggi del primo / ultimo miglio verso gli hub di transito.

Gaiago

GaiaGo per Redo Milano

Gaiago

Via Alberico Albricci 8
20122 Milano (MI)

DATA DI FONDAZIONE: 2014

ATTIVITÀ SOCIETARIA: GaiaGo è una PMI innovativa nata nel 2014 che ha sviluppato una piattaforma che integra la mobilità elettrica negli spazi fisici, aggrega le forme di mobilità presenti sul territorio promuovendo le economie locali e nazionali.

SITO WEB: https://gaiago.com/

GaiaGo per Redo Milano

https://gaiago.com/

DATA DI NASCITA DEL PROGETTO

Gennaio 2019

TEAM DEL PROGETTO

Mattia Zara, Direttore Marketing

Carola Simoncini, Marketing Specialist

Bartolomeo Tiralongo, Backend IT Leader

Alessandro Marchesani, Senior Mobilie Developer

Andrea Vettore,Operation Manager

Davide Bellani, Art Director

Simone Carugati, UX&UI Designer>

PARTNER

REDO Sgr, Gewiss, Poliedra, FHS, Planet

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il progetto, in fase di implementazione, coinvolgerà il quartiere di Merezzate (Milano). GaiaGo e Redo Sgr realizzano la prima piattaforma di mobilità elettrica per un progetto di co-housing sociale sul quale verrà implementato anche il Marketplace

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGETTO

In una prima fase il progetto vedrà l’integrazione della mobilità nel progetto residenziale di Merezzate. La piattaforma di mobilità è al centro della creazione di un senso di comunità. GaiaGo fornisce a 1850 utenti il ​​suo servizio di mobilità station based per educare a una mobilità sostenibile, scoraggiare l’uso dell’auto privata e creare un senso di inclusività. La seconda fase del progetto prevede l’aggregazione degli operatori di mobilità condivisa all’interno della piattaforma così da coprire tutto il fabbisogno di mobilità. La terza fase prevede la creazione di un Marketplace (integrando negozi locali e brand nazionali) sia dedicato alla community che aperto a tutti gli utenti che si iscriveranno a GaiaGo. Il progetto inoltre punta a incentivare delle azioni virtuose all’interno della comunità per incentivare azioni collaborative e la mobilità condivisa.

ELEMENTI DI INNOVAZIONE

Il primo elemento è rappresentato dall’integrazione della mobilità all’interno di un progetto di riqualificazione urbana: una community ha a disposizione un servizio di mobilità sostenibile, condiviso e ottimizzato il cui utilizzo può essere pianificato tramite la App GaiaGo. Il secondo consiste nell’aggregazione degli operatori di mobilità presenti sul territorio, con l’obiettivo di massimizzare la base di utilizzo dei loro vettori e semplificare la gestione della mobilità. Infine, la creazione di un Marketplace che permette a brand nazionali e locali di promuovere i propri prodotti e servizi sponsorizzando la mobilità sostenibile.

CUSTOMER NEEDS

Il bisogno di avere una mobilità più efficiente e semplificata: meno auto di proprietà sulla strada e utilizzati in condivisione. In secondo luogo, la necessità di avere una mobilità quanto più accessibile e sicura perchè integrata nel proprio luogo di vita e utilizzata in condivisione con i propri colleghi, vicini etc. ; Infine, la possibilità di avere un servizio di mobilità che permetta di risparmiare tempo in quanto l’utilizzo dei vettori può essere pianificato. In ultimo luogo, il bisogno di accedere ad una mobilità a basso costo grazie alla possibilità di compiere delle azioni (fruizione di contenuti, offerte) sul Marketplace.

BUSINESS MODEL

GaiaGo è una piattaforma di SpaaS (space-as-a-service) che integra la mobilità negli spazi fisici (di aziende, progetti residenziali, hotel, municipalità, retail), aggrega soluzioni di mobilità pubbliche e private presenti sul territorio promuovendo brand locali e nazionali. Questo grazie alla creazione di un Marketplace sovvenzionato dagli Advertiser/Brand nel quale gli utenti, a partire dalla fruizione di contenuti e offerte, possono ottenere crediti da spendere per la loro mobilità.

IMPATTO SOCIALE

Il progetto si prefigge l’obiettivo di educare una community ad un uso rispettoso della mobilità condivisa e a scoraggiare l’uso della propria auto privata così da ridurre il traffico cittadino, il numero di parcheggi ; valorizzare il territorio grazie al Marketplace e coprire tutto il segmento della mobilità grazie all’aggregazione della mobilità. Non solo, ma all’interno della cornice più ampia del progetto, esso si prefigge di incentivare la condivisione e la collaborazione all’interno della community.

SVILUPPO SOSTENIBILE

L’ecosistema GaiaGo che troverà applicazione su Merezzate è in piena sintonia con le forme più inclusive e sostenibili di urbanizzazione in quanto si basa sui concetti di accessibilità, inclusività e sicurezza. L’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale, fornendo una mobilità “di qualità” perchè green e ottimizzata; Garantire a tutti l’accesso alla mobilità; diventare uno standard costruttivo per i progetti di co-housing sociale e accrescere il ruolo della mobilità nella rigenerazione urbana in modo che questi due mondi collaborino per trovare soluzioni comuni; infine, incentivare con il proprio modello una gestione più integrata e sostenibile della mobilità urbana e degli spazi.

HELLO srl

HELLO

HELLO srl

Via Brennero 52
38122 Trento(TN)

DATA DI FONDAZIONE: 30/10/2019

ATTIVITÀ SOCIETARIA: HELLO abiliti l’accesso a un network di mobility services grazie alla propria tecnologia.>

SITO WEB: https://hellomobility.net/

DATA DI NASCITA DEL PROGETTO
29/10/2019

TEAM DEL PROGETTO

HELLO è una joint venture di due società: Tico e Quisque. Le due società hanno iniziato a lavorare insieme nel 2017 e sviluppato il network italiano di mobility services partendo dal parcheggio in struttura, poi integrato con il servizio di ricarica su strada e ricarica in struttura grazie alla partnership con Enel X. Tico in particolare gestiva il network mentre Quisque ha sviluppato la tecnologia abilitante per l’accesso a questi servizi. In questo lasso di tempo si è dato via a partnership con aziende leader del settore del carmaking e insurance.

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Sviluppo di una app che permetta a tutti i cittadini di accedere al network di mobility services in cui il ruolo centrale sarà quello dei parcheggi in struttura. Il ruolo di questi ultimi viene stravolto diventando hub intermodali.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGETTO

A causa della recente emergenza sanitaria, la mobilità si trova ad affrontare nuove sfide all’interno delle città metropolitane.

Molteplici sono le iniziative, che enfatizzano un’attenzione crescente verso un elemento cardine della mobilità del futuro: gli hub intermodali, evoluzione dei parcheggi in struttura. L’hub intermodale è il luogo dove si concentrano modi alternativi di trasporto con la possibilità di sosta del proprio autoveicolo, rendendo possibile combinazioni di trasporto lungo il tragitto verso la destinazione.

La strada verso la realizzazione degli hub intermodali non è però priva di ostacoli; il primo è quello tecnologico, dove l’esperienza digitale viene interrotta nel momento in cui ci si interfaccia con l’inadeguatezza di un patrimonio infrastrutturale costruito mediamente nel 1974; il secondo è quello dell’orchestrazione, poiché si rende necessario far dialogare e far convergere l’interesse di attori pubblici e privati che offrono servizi di mobilità.

Con la consapevolezza del ruolo di responsabilità sociale che le imprese hanno all’interno di un ecosistema dell’innovazione, i fondatori di HELLO Mobility vogliono contribuire concretamente ad una risposta. Come già accaduto da parte di altri imprenditori del territorio, vogliamo convertire parte della nostra tecnologia per mettere a disposizione della cittadinanza un servizio gratuito che:

Efficienti l’incontro della domanda di parcheggio in struttura, Garantisca il rispetto delle disposizioni di distanziamento sociale e Fluidifichi il traffico.

Gli assets precedentemente disponibili esclusivamente per gli utenti delle aziende corporate clienti di HELLO, tramite un modello B2B, diventano accessibili a tutti i cittadini grazie alla nuova app HELLO.

ELEMENTI DI INNOVAZIONE

Il ruolo del parcheggio in struttura, una realtà estremamente arretrata, viene trasformato in hub intermodale andando a costituire un punto di contatto con il cittadino che potrà poi accedere ad altri mobility services per gestire al meglio il journey all’interno della città.

Le collaborazioni con più attori del settore mobility permetteranno di gestire tramite un’unica app l’accesso a più servizi.

Tutta l’esperienza viene completamente digitalizzata senza bisogno di interazioni fisiche.

CUSTOMER NEEDS

Una volta destituita la quarantena a Wuhan è stato registrato un  incremento nell’utilizzo dell’auto privata, passando da un 34% al 66%.

In Italia ci troviamo a far fronte allaa stessa criticità, legata alla riduzione della capacità del sistema di trasporto pubblico e il previsto aumento dell’utilizzo di mezzi di trasporto privati, sia imposto dalle normative sul distanziamento sociale, sia per i leciti timori di essere contagiati.

Le misure a favore della mobilità “dolce” e la ricerca di nuovi spazi di parcheggio da parte dell’amministrazione rappresentano importanti progressi verso il delineamento di una soluzione sistemica.

BUSINESS MODEL

Mentre il precedente modello era unicamente B2B, il nuovo modello HELLO è B2C. L’app HELLO sarà gratuita per tutti gli utenti e i ricavi di HELLO si baseranno sulle merchant sulle transazioni su diversi mobility services.

IMPATTO SOCIALE

La possibilità di gestire i propri viaggi urbani tramite un’unica app che consente l’accesso innanzitutto ad una rete di autorimesse, alcune dotate di colonnine di ricarica, e alla rete di ricarica di Enel X su strada, ma che allo stesso tempo dia visibilità alle diverse forme di mobilità, stravolgerà completamente il  modo di muoversi dei cittadini.

SVILUPPO SOSTENIBILE

L’obiettivo di HELLO è quello di stravolgere completamente la mobilità urbana. Il modo migliore per incentivare l’utilizzo di mobilità alternativa all’auto privata è quello di mettere a disposizione dei cittadini una rete di parcheggi dove poter lasciare la propria auto e concludere il proprio viaggio nel modo più intelligente, dando visibilità a tutte le divers possibilità di mobilità che la città offre.

Kinoa

Kimap – Tecnologia per la mobilità dei disabili

Kinoa srl

Via Lorenzo il Magnifico 72
50129 Firenze (FI)

DATA DI FONDAZIONE: 22 febbraio 2016

ATTIVITÀ SOCIETARIA: Kinoa è una startup tecnologica che coniuga innovazione tecnologica e innovazione sociale per offrire prodotti e servizi innovativi nel campo della smartmobility, degli assistenti virtuali e della blockchain

SITO WEB: www.kinoa.tech

Kimap – Tecnologia per la mobilità dei disabili

www.kimap.it

DATA DI NASCITA DEL PROGETTO

Marzo 2017

TEAM DEL PROGETTO

Armando Dei – Presidente di Kinoa srl, responsabile del progetto Kimap, Community Manager, tester
Tommaso  Rossi – CTO, responsabile dei processi tecnologici di Kinoa
Lapo Cecconi – Project manager Ester Macrì – Progettazione in ambito sociale

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Kimap è un dispositivo tecnologico composto da due app per smartphone, di navigazione e di mappatura dell’accessibilità, che facilita gli spostamenti in sedia a rotelle riducendo le barriere informative sulla percorribilità di strade ed edifici.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGETTO

Kimap® è un ecosistema di navigazione e mappatura dei percorsi accessibili composto da due applicazioni per smartphone:

– Kimap, sviluppata per guidare l’utente lungo il percorso con il maggior grado di accessibilità per il proprio mezzo per raggiungere un luogo desiderato. Essa rileva in automatico le condizioni delle strade percorse, aggiornando in continuo il proprio database dell’accessibilità, condiviso tra tutti gli utenti;

– Kimap PRO, dedicata alla mappatura avanzata della accessibilità che consente di georeferenziare anche i servizi e le strutture accessibili presenti sul percorso.

Alla base delle due app è una tecnologia sviluppata internamente da Kinoa, che ne ha depositato domanda di brevetto nel 2018, che utilizza i sensori dello smartphone e algoritmi di AI per rilevare in automatico attraverso le vibrazioni le condizioni delle strade percorse e permette di georeferenziare le loro condizioni di percorribilità.

Grazie a questa tecnologia, fissando lo smartphone sulla sedia a rotelle è possibile rilevare in continuo con l’uso stesso dell’applicazione le condizioni di accessibilità dei percorsi; durante il suo funzionamento infatti, Kimap mentre fornisce le indicazioni di navigazione, è al tempo stesso in grado di rilevare in automatico, attraverso le oscillazioni e le vibrazioni che arrivano allo smartphone, la qualità del terreno e, grazie all’intervento manuale dell’utente, la presenza di diverse tipologie di ostacoli. Così facendo tiene aggiornato e arricchisce il database sul quale opera il motore di navigazione di informazioni sull’accessibilità dei percorsi, consentendo al navigatore di fornire indicazioni sempre più dettagliate e precise.

La principale fonte dei dati sull’accessibilità è quindi il crowdsourcing degli utenti stessi; laddove nprodotte mappe che consentono di visualizzare con facilità la situazione delle singole strade. Più precisamente, vengono tracciate:

in verde le vie con buon fondo stradale; in giallo le vie dove il fondo stradale si presenta lievemente accidentato:

in rosso le vie con fondo stradale molto dissestato.

Inoltre, in esse sarà riportata la posizione e la tipologia delle barriere architettoniche rilevate, eventualmente con la relativa immagine fotografica visualizzabile nelle mappe interattive.

on siano stati precedentemente effettuati utilizzi di Kimap, il routing engine calcola i percorsi basandosi su diversi layer di open data disponibili, primo fra tutti OpenStreetMap.

Con opportune routine di intelligenza artificiale operative su un server remoto dedicato, i dati grezzi raccolti sull’accessibilità vengono trattati per validare la loro qualità e l’accuratezza del loro geoposizionamento. Attraverso di esse inoltre è possibile derivare un indice di accessibilità delle strade che viene utilizzato, insieme a lunghezza e tempo di percorrenza, dal motore di navigazione per suggerire agli utenti i percorsi da seguire. In base a questo indice inoltre è possibile realizzare mappe che consentono di visualizzare con facilità la situazione delle singole strade. Più precisamente, vengono tracciate:

-in verde le vie con buon fondo stradale; -in giallo le vie dove il fondo stradale si presenta lievemente accidentato:

-in rosso le vie con fondo stradale molto dissestato.

Inoltre, in esse sarà riportata la posizione e la tipologia delle barriere architettoniche rilevate, eventualmente con la relativa immagine fotografica visualizzabile nelle mappe interattive, inserite in portali web dedicati all’accessibilità.

La tecnologia sviluppata fa di Kimap un navigatore intelligente che aggiorna in continuo grazie al suo funzionamento la propria conoscenza del territorio organizzando in un database condiviso le conoscenze derivanti dagli spostamenti di tutti gli utenti.

Il progetto Kimap è partito nel 2017 e dall’anno successivo le app sono scaricabili gratuitamente sugli store Android e IOs. Kimap® è un marchio registrato per l’Europa.

Da allora il numero degli utenti ha raggiunto le 3.300 unità ed è cresciuto molto l’impatto mediatico del progetto. Importante in questa crescita sono state le iniziative di mappatura collettiva con Kimap, secondo il format originale denominato crowdmapping, svolto con il coinvolgimento di associazioni di disabili in varie città d’Italia.

Un contribuito significativo è stato dato dalla realizzazione del Portale Europeo dell’accessibilità urbana Kimap City finanziato dalla Commissione UE nel quadro del programma Synchronicity. Nato con la mappatura di 3 città europee (Porto, Santander, Milano), il portale realizzato cresce e acquisisce importanza nel panorama internazionale dell’informazione sull’accessibilità e vengono fatte progressivamente confluire al suo interno tutte le mappature urbane che vengono svolte con Kimap.

Importante per la visibilità di Kimap anche il progetto Passepartour – Le chiavi dell’accessibilità con la realizzazione di guide di itinerari turistici accessibili in 3 comuni toscani (Firenze, Prato e Grosseto).

Tutte queste iniziative ed attività hanno avuto un’ampia copertura mediatica in ambito nazionale ed internazionale (tra gli altri, hanno parlato del progetto Corriere della Sera, La Nazione, Rai3, Wired, Al Jazeera – https://www.facebook.com/aljazeera/videos/10156832380498690); numerosi i premi e i riconoscimenti ricevuti (tra gli altri, Premio More Than Dis – Fondazione Accenture Italia, Tuscan Big Data Challenge – CNR, Premio PA Sostenibile – Forum PA, Premio Mobilità 2019 – AESS e GESTA SpA).

Per raggiungere più facilmente gli enti locali interessati alla mappatura dell’accessibilità Kimap è anche sul MEPA, il portale del mercato degli acquisti elettronici della pubblica amministrazione e abbiamo ideato a una campagna informativa dedicata, rivolta prioritariamente ai comuni italiani che hanno elaborato i PUMS – piani urbani della mobilità sostenibile.

In futuro il progetto prevede l’integrazione tra spostamenti outdoor e indoor con l’obiettivo di guidare un utente dalla propria abitazione sin dentro un luogo senza interrompere la navigazione.  Il team di sviluppo di Kimap ha già testato  la propria soluzione tecnologica in ambiente protetto, pronta ad essere implementata in larga scala.

ELEMENTI DI INNOVAZIONE

Utilizzo dei sensori dello smartphone per rilevare in maniera automatica e oggettiva lo stato delle strade percorse.

Realizzazione di un sistema di rilevazione dell’accessibilità basato sull’esperienza concreta e quotidiana degli utenti.

Condivisione delle informazioni per la costruzione di una conoscenza collettiva dell’accessibilità, aggiornata ed affidabile.

CUSTOMER NEEDS

Sarà percorribile un dato itinerario? Come raggiungo una certa meta? Sono queste le domande che si pone chi si muove in sedia a rotelle in un contesto che percepisce potenzialmente pieno di ostacoli.

L’assenza di informazioni integrate sulla accessibilità dei percorsi porta gli utenti disabili e i loro familiari a rinunciare o limitare i propri spostamenti, con conseguenze negative sulle loro potenzialità di integrazione, in particolare sulla loro occupabilità.

È su queste barriere informative, che limitano le possibilità di spostamento dei cittadini con disabilità motoria e con esse la possibilità di un lavoro adeguato, che vuole intervenire Kimap con una tecnologia semplice ed efficace.

BUSINESS MODEL

La generazione di valore economico deriva:

– dall’app KimapPRO per la realizzazione di campagne ed eventi di mappatura collettiva dell’accessibilità a fini urbanistici e/o turistici; essa è diretta a enti locali, associazioni e imprese che vogliono facilitare la mobilità dei cittadini, associati, clienti e dipendenti.

– dalla vendita dei dati generati dall’uso delle due app, che fornirà dati unici sullo stato delle strade e sui pattern di comportamento degli utenti disabili; questi dati sono preziosi per le aziende tecnologiche che operano nel settore delle tecnologie abilitanti per la Smart City e per le amministrazioni pubbliche.

– inserimento sulle app di annunci pubblicitari mirati.

IMPATTO SOCIALE

Facilitando gli spostamenti in sedia a rotelle, Kimap è un progetto dall’alto impatto sociale in grado di migliorare l’integrazione delle persone con disabilità motoria.

L’impatto maggiore di un’accresciuta capacità di spostamento autonomo è legato alla accresciuta occupabilità di questi cittadini. Lo sviluppo dei servizi indoor renderà più incisivo questo impatto per la possibilità di gestire e progettare la mobilità anche all’interno degli ambienti di lavoro.

Kimap favorisce lo sviluppo di una società più inclusiva con la generazione di dati unici sull’accessibilità che facilitano le funzioni di programmazione e controllo di interventi in questo ambito e la diffusione della consapevolezza sul tema.

SVILUPPO SOSTENIBILE

Navigation app for wheelchair users.

How a navigation app is helping wheelchair users get around.

Pubblicato da Al Jazeera English su Venerdì 15 giugno 2018

Pluservice srl

Nuovo trasporto passeggeri

Pluservice srl

Strada Statale Adriatica Sud,228/d
60019 Senigallia (AN)

DATA DI FONDAZIONE: 17-10-1988

ATTIVITÀ SOCIETARIA: Pluservice dal 1988 sviluppa soluzioni informatiche dedicate alle aziende operanti nel settore del trasporto pubblico passeggeri e mobilità in generale, ottimizzando i processi di produzione, manutenzione, vendita e rendicontazione

SITO WEB: www.pluservice.net/

Nuovo trasporto passeggeri

www.pluservice.net

DATA DI NASCITA DEL PROGETTO

04-2020

TEAM DEL PROGETTO

Manfredo Losco, Head of Ticketing and Payment Business Unit
Paolo Bassotti, Senior Ticketing Consultant
Davide Alessandrini, Ticketing Project Manager and Functional Analyst
Gabriele Lucaroni, Senior Technical Consultant

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Questo progetto è nato sia per rispondere con soluzioni concrete ad una immediata esigenza degli operatori di trasporto durante l’emergenza Covid-19, ma è stato anche un modo per rivoluzionare il mondo del trasporto pubblico locale.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGETTO

Dall’emergenza ad una nuova normalità migliore: Costruire la community del trasporto sostenibile. Il progetto è nato dalla raccolta e sintesi delle necessità degli operatori di trasporto che hanno dovuto riprogrammare il proprio servizio di trasporto per fronteggiare la situazione pandemica in cui ci si è ritrovati, ma anche per fornire una soluzione per supportare la mobilità degli utenti che hanno esigenze differenti. Questo progetto consente agli utenti di continuare ad usare il trasporto pubblico senza dover obbligatoriamente sfruttare il veicolo privato per ogni singolo spostamento.

Lo scenario di partenza.

Il rischio COVID potrà avere un duplice effetto negativo sulla mobilità delle persone:

  • Aumento dell’uso del mezzo privato, con conseguenze negative per la congestione del traffico e l’inquinamento atmosferico.
  • Contrazione della domanda di trasporto pubblico, con conseguenze disastrose per l’equilibrio economico delle aziende TPL

La sfida.

Trasformare questi rischi in opportunità, promuovendo presso la popolazione una nuova cultura del TPL, grazie ad un reale miglioramento dei servizi, ottenuto tramite il paradigma dello Smart Travel:

  • Introduzione di servizi personalizzati (a prenotazione e a richiesta)
  • Impulso decisivo verso una completa esperienza digitale

Basandosi su tale scenario e sfida, sono state dettate le basi e i pilastri del progetto:

1) Prenotazione obbligatoria

2) Obbligo di rilevazione delle presenze a bordo bus attraverso il checkin/out

3) Pagamenti digitali

4) Raccolta, analisi ed organizzazione della domanda di mobilità abituale

Il progetto mira a raggiungere categorie di utenza differenti e soprattutto ha come obiettivo di aggregare i dati di diverse tipologie di servizio che non si riferiscono al solo e classico TPL ma anche ai servizi speciali e on-demand.

Il progetto così concepito e realizzato è in grado di garantire una mobilità sostenibile in sicurezza per tutti i soggetti coinvolti e per le varie modalità di trasporto, grazie ad una repentina informazione sullo stato di riempimento dei mezzi anche di quelli operanti in area urbana. Conoscere lo stato di riempimento del mezzo è fondamentale per:

  • Dare in anticipo informazioni all’utente sullo stato di riempimento del mezzo
  • Fornire agli autisti ed ai controllori strumenti per verificare il diritto a viaggiare
  • Permettere all’Azienda di avere in modo puntuale informazioni sul load factor per ogni corsa/fermata

Per far sì che i tre punti sopra elencati fossero raggiungibili e gestibili, il progetto ha previsto la realizzazione della funzionalità di prenotazione anche per il servizio urbano: “Pre-Trip” in caso di servizio extra-urbano e prenotazione “On Trip” nel caso di servizio urbano.

La possibilità di spostarsi da un punto ad un altro è un diritto imprescindibile di ogni cittadino. Per questo la Piattaforma Unica della Mobilità Integrata e Sostenibile è stata concepita per essere sfruttata da tutta la popolazione che necessita di spostamenti: il progetto si rivolge sia ad utenti esperti e digitali, che potranno utilizzare in piena autonomia un’app selezionando alla fermata di salita la corsa e quindi la fermata di discesa, sia ad utenti non digitali e quindi si predispone la possibilità di prenotare via call center indicando le tratte abituali.

L’adeguamento dei servizi di trasporto alle esigenze di mobilità e alle condizioni a contorno che si vengono a creare, necessita di una corretta gestione di domanda e offerta di mobilità soprattutto quando lo scenario attuale prevede la modalità real-time, ovvero la possibilità di reagire contestualmente all’evento e in tempi rapidi. Infatti, il progetto in questione prevede anche uno strumento che facilmente possa supportare l’operatore, il quale sarà dotato di una centrale operativa che monitora le prenotazioni, il load factor e quindi può gestire tempestivamente allarmi (ad esempio allarmi riempimento oltre soglia consentita) e situazioni cosiddette critiche.

ELEMENTI DI INNOVAZIONE

CoVid 19: da emergenza a opportunità

L’emergenza giustifica l’innovazione disruptive e per questo si è pensato a soluzioni:

  • Leggere: semplici ed immediate da implementare
  • Durevoli: valide anche per la nuova normalità, migliore di quella che avevamo
  • Integrabili – la forza dell’integrazione etica: consentire la mobilità a tutte le categorie di utenti; mantenere l’autonomia e gli spostamenti sostenibili in sicurezza; con questo progetto l’utente può accedere ad una piattaforma unica per i vari servizi messi a disposizione sia durante la crisi sia in una situazione di normalità.

CUSTOMER NEEDS

Il bisogno del passeggero è sempre riassumibile:

  • Voglio spostarmi dal punto A (origine) al punto B (destinazione) in meno tempo possibile o con meno cambi possibili
  • Il tale giorno, alla tale ora
  • Siamo in (n° di pax)

Il bisogno dell’operatore, dettato dal dovere, è quello di garantire il servizio di trasporto pubblico a tutti mantenendo però ben alti gli standard di qualità e sicurezza sia per il proprio staff sia per i passeggeri. Una chiara gestione del servizio di trasporto consente di non mantenere “ferme” flotte e quindi tutto l’indotto afferente, supportando la necessità di mobilità degli utenti che devono raggiungere quotidianamente destinazioni differenti (come lavoro, famiglia)

BUSINESS MODEL

Le aziende di trasporto possono autorizzare la vendita dei propri biglietti anche su sistemi di vendita collegati alla piattaforma, ampliando automaticamente i canali di vendita a disposizione.

Inoltre, funzionalità e moduli sono stati concepiti in maniera che fossero semplici da installare sia per aziende che hanno già adottato soluzioni Pluservice e il progetto MaaS sia per aziende non clienti ma che necessitano di una soluzione smart per mantenere attiva l’offerta di mobilità. Il business model prevede percentuali sul transato e sulla prenotazione (se obbligatoria) in base ai volumi annuali degli operatori, oltre che un eventuale costo per le configurazioni iniziali necessarie

IMPATTO SOCIALE

Consentire l’accessibilità a tutti gli utenti anche in situazioni critiche, lasciando libertà e autonomia nelle decisioni dei singoli. Il costante monitoraggio del riempimento del mezzo consente all’utente di decidere se e come prenotare il proprio spostamento, anche se di pochi chilometri.

Riduzione del digital divide attraverso l’imposizione dell’utilizzo di canali digitali.

Garanzia del raggiungimento del posto di lavoro o dei  punti di interesse.

Completa trasparenza e comunicazione.

Riduzione dei contatti fisici, specialmente nell’attuale situazione di pandemia.

Possibilità di programmare gli spostamenti in piena autonomia e sicurezza.

Limitazione dell’utilizzo dei contanti.

SVILUPPO SOSTENIBILE

Si contribuisce

  • Alla potenziale diminuzione dell’uso del mezzo privato, evitando conseguenze negative come la congestione del traffico e l’inquinamento atmosferico.
  • ad evitare la contrazione della domanda di trasporto pubblico, con conseguenze disastrose per l’equilibrio economico delle aziende TPL

VIASAT GROUP S.p.A.

BE SAFE App

VIASAT GROUP S.p.A.

Via Aosta 23
10078 Venaria Reale (TO)

DATA DI FONDAZIONE: 17-10-1988

ATTIVITÀ SOCIETARIA: Eccellenza europea nei sistemi di sicurezza satellitare che integrano moderne tecnologie telematiche e IoT per garantire sicurezza al veicolo e ai suoi occupanti sui mercati Smart Connect, Insurtech. Fleet Management& Waste e Big Data.>

SITO WEB: www.viasatgroup.it

BE SAFE App

www.vemsolutions.it

DATA DI NASCITA DEL PROGETTO
2020

TEAM DEL PROGETTO
Andrea Roero- Resp. Progetto CRM Sales
Force Fabrizio Strocchi  – CTO
Roberto Gilli – App Developer

BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO

L’app Be Safe aiuta le imprese nella gestione del distanziamento interpersonale nelle proprie sedi, monitorando i contatti avvenuti in ambito aziendale, in  da mettere in atto  le misure  per contrastare l’insorgenza di focolai epidemici.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGETTO

L’app e le funzionalità di piattaforma sono operative e si attivano non appena l’utente scarica l’applicazione ed effettua la registrazione. BeSafe non rileva la posizione dell’utente, ma registra esclusivamente gli eventuali contatti avvenuti non rispettando la distanza di sicurezza prevista, rilevati tramite il Bluetooth Low Energy dei telefoni sui quali è scaricata l’applicazione. Quando due smartphone con l’app BeSafe si trovano a una distanza di circa due metri emettono una vibrazione di “alert”, facilitando il rispetto del distanziamento sociale. Allo stesso tempo, viene inviata una segnalazione, in tempo reale, ai responsabili indicati dall’azienda (es. RSPP) per segnalare l’inosservanza della distanza minima di sicurezza o possibili situazioni di assembramento. Il responsabile, tramite accesso al portale predisposto, è in grado di ottenere un report sugli eventuali casi di mancato rispetto della distanza di sicurezza da parte del personale per verificare e mappare eventuali rischi, in modalità esclusivamente anonima, e porvi rimedio fornendo indicazioni e raccomandazioni di comportamenti più prudenti.

Infine, nel caso di contagio di un dipendente, confermato dalle Autorità Sanitarie, è possibile darne tempestiva comunicazione, in modalità anonima (tramite gli UUID generati automaticamente dall’app), a tutti i soggetti che hanno avuto contatti con lui negli ultimi 15 giorni, garantendo un’adeguata e precisa informativa. In questo modo la ricostruzione potrà avvenire in maniera scientifica, seguita dall’adozione delle misure necessarie, circoscrivendo gli effetti dei provvedimenti precauzionali solo ai soggetti coinvolti ed evitando di imporre provvedimenti di quarantena non necessari.

L’applicazione BeSafe agisce nel pieno rispetto della privacy dei dipendenti: non rileva, infatti, la posizione dell’utente, limitandosi a registrare gli eventuali contatti avvenuti senza rispettare la distanza di sicurezza prevista. La piattaforma è accessibile da desktop, laptop, tablet e smartphone tramite browser, inserendo le proprie credenziali (nel rispetto di quanto previsto dal GDPR), grazie all’integrazione nativa con SalesForce. Inoltre, è prevista anche la possibilità di abbinare l’app a un braccialetto intelligente Bluetooth Low Energy, dotato di sensoristica e bottone di emergenza per chiamate alla Centrale Operativa, per facilitare il mantenimento delle distanze.

ELEMENTI DI INNOVAZIONE
L’applicazione sfrutta l’esperienza tecnologica di Viasat nella raccolta e analisi dei dati in modo da favorire il contact tracing con tre principali finalità:

  1. informare il dipendente in tempo reale del mancato rispetto del distanziamento sociale in azienda, in modo che possa autonomamente adottare i comportamenti più corretti previsti
  2. consentire all’azienda di verificare e mappare le zone soggette ad eventuali casi di assembramento potenzialmente a rischio (in modalità anonima) e porvi rimedio
  3. in caso di segnalazione di un contagio di un dipendente, poter risalire ai contatti avvenuti in azienda negli ultimi 15 giorni, per dare corso alle previste informative al medico del lavoro>

CUSTOMER NEEDS
Grazie alle ricostruzione che avviene in maniera scientifica, seguita dall’adozione delle misure necessarie, si possono contenere gli effetti dei provvedimenti precauzionali solo ai soggetti coinvolti ed evitando di imporre provvedimenti di quarantena non necessari. In questo modo si riducono gli effetti negativi sia di ordine sanitario (vedi salute dei dipendenti) che di danni all’azienda di ordine economico dovuti a interruzione dell’attività.

BUSINESS MODEL
Servizio b2b con sottoscrizione di abbonamento in funzione delle dimensioni dell’azienda e la tipologia di servizio adottato ( solo applicazione mobile o app + bluetooth).

IMPATTO SOCIALE
Fornire all’azienda uno strumento per il contact tracing all’interno delle sedi lavorative e contrasto ai rischi potenziali di contagio da Covid 19 tra i dipendenti

SVILUPPO SOSTENIBILE
L’uso costante di questa applicazione sul luogo di lavoro è estremamente importante perché consente all’azienda di incrementare le misure di sicurezza e di tutela della salute dei propri dipendenti.